Questa mattina telefoniamo alla mamma del nostro carissimo amico Marcello Carucci, siamo in pensiero perché non riusciamo a comunicare con lui, è partito da Roma per fare un viaggio in moto molto impegnativo… in sella alla sua Suzuki Hajabusa dovrà raggiungere la Mongolia e ritornare a Roma percorrendo un totale di quasi 25.000 chilometri, ci risponde che sta bene e gli chiediamo di salutarcelo appena si farà vivo con lei… Grande Marcello, se leggi questo blog, un abbraccio forte!!!
Partiamo alla volta del campo tendato di Sarchu, veniamo subito avvisati che dovremo affrontare dei passi con molta neve e che troveremo parecchio freddo… e così sarà!!!
Anche qui siamo in un ottimo campo ed un'accogliente tenda dove per la notte veniamo riforniti di ulteriori coperte e di boeulle (si scrive così?) piene di acqua bollente da mettere nel letto.
Putroppo non riesco ad aggiornare il blog come vorrei… le ore passate in viaggio sono parecchie… 10/12 ore sono tante in sella alla moto su strade inesistenti o distrutte… poi c'è da considerare la mancanza di elettricità e internet è praticamente inesistente…
Ma SIETE UNA ROBA TANTA !!!! GRANDIOSI !!! :* x 2 con mega abbraccione !!!
RispondiEliminaio ho ancora dolori alla cervicale, mani, piedi un disastro ci vuole un enduro , ho percorso oltre 19.000 km sterrato, terra, buche ecc ecc la mongolia paesaggio indimenticabile , ho visto gia le vostro foto complimenti siete fortissimi
RispondiEliminasaluti anche da silvia
Marcello Carucci
Ciaoo Marcello!!!
RispondiEliminaFinalmente abbiamo tue notizie, eravamo in pensiero... ti abbiamo telefonato parecchie volte e mandato messaggi SMS.
Un giorno abbiamo anche chiamato tua mamma per sapere come stavi... te l'ha detto???
Noi tutto bene... siamo contenti del giro in moto... paesaggi stupendi... anche se le strade erano un disastro, praticamente trasformate in torrenti e neve alta... la Royal Enfield è un mulo, sale dappertutto :-)
Tu a settembre ne avrai da raccontarci... Adesso dove sei, in Moldova???
Ciaoo, un abbraccio e un bacione a Silvia anche da parte di Doni
Pinuccio